TITOLO: Stella acuta notturna
AUTORE: Ilaria Fulle
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Intrecci edizioni
TRAMA
In una piccola cittadina della pianura padana, Luca, infermiere del reparto di oncologia della Clinica Caritas Angeli Dei, si innamora di Alex, dottoressa dell'ospedale locale.
Fedele ai dieci comandamenti quanto a ridicole superstizioni, nel momento in cui la storia si chiude, inizia ossessivamente a elaborare un piano di rivalsa. Luca però non si vede come uno stalker né si rende conto che il suo è un amore malato; per lui, pianificare la vendetta è un gioco, un passatempo con cui tenere a bada il suo desiderio di punirla, conscio di non avere il coraggio di metterlo in pratica.
Sennonché uno psichiatra smanioso di successo, per dimostrare una nuova teoria medica, innesca, suo malgrado, un meccanismo che lo porterà a realizzare quanto immaginato.
RECENSIONE
Il romanzo comincia con una poesia, scritta da Maria Antonia Pozzi.
Voi sapete chi era? Io no, così mi sono informata: era una poetessa e fotografa nata nel 1912 a Milano e morta suicida ventisei anni dopo, in seguito a una serie di vessazioni, violenze e situazioni insostenibili che hanno distrutto la sua mente e il suo spirito.
Perché di questo si parla nel libro di Ilaria Fulle, un libro che denuncia il reato di stalking.
Alex, la protagonista del romanzo, è un bravo medico e una donna in gamba finché il suo mondo non viene disturbato da Luca.
Luca, come tutti gli stalker, non si percepisce come tale: chi infatti molesta una persona non si vede mai come un criminale anzi pensa di avere il “diritto” di possedere la persona che ha preso di mira e di diventare il padrone assoluto della sua vita.
Alex precipita così in una spirale insopportabile fatta di paura che la soffoca a poco a poco.
Alex sola e disperata, Alex che aspetta un bambino, Alex che cerca di salvarsi.
Alex contro il Male personificato in un uomo, in un maschio.
Quante donne al mondo ci sono come Alex?
Tantissime.
Le notizie di femminicidi, di molestie e violenze contro le donne sono all’ordine del giorno ma siamo in una società machista che le considera ancora come oggetti, che non pensa che sia giusto combattere per cambiare questo atteggiamento perverso e sbagliato.
Il libro è scritto davvero bene, lo cominci e lo finisci subito.
Per la sua forza posso paragonarlo a un altro bellissimo libro che parla sempre della violenza contro le donne: Le voci delle donne, scritto dalla brava autrice Francesca A. Vanni in collaborazione con Ofelia DeVille.
L’autrice ha delineato i personaggi in modo impeccabile, dando a ciascuno il giusto spazio e spiegando le dinamiche in modo chiaro.
La fine del libro è una bomba, ma non vi rivelo nulla.
Leggetelo.
GIUDIZIO
Eccezionale. Dovrebbero farlo leggere a scuola per spiegare cos’è lo stalking e quali sono le sue conseguenze.
AUTORE: Ilaria Fulle
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Intrecci edizioni
TRAMA
In una piccola cittadina della pianura padana, Luca, infermiere del reparto di oncologia della Clinica Caritas Angeli Dei, si innamora di Alex, dottoressa dell'ospedale locale.
Fedele ai dieci comandamenti quanto a ridicole superstizioni, nel momento in cui la storia si chiude, inizia ossessivamente a elaborare un piano di rivalsa. Luca però non si vede come uno stalker né si rende conto che il suo è un amore malato; per lui, pianificare la vendetta è un gioco, un passatempo con cui tenere a bada il suo desiderio di punirla, conscio di non avere il coraggio di metterlo in pratica.
Sennonché uno psichiatra smanioso di successo, per dimostrare una nuova teoria medica, innesca, suo malgrado, un meccanismo che lo porterà a realizzare quanto immaginato.
RECENSIONE
Il romanzo comincia con una poesia, scritta da Maria Antonia Pozzi.
Voi sapete chi era? Io no, così mi sono informata: era una poetessa e fotografa nata nel 1912 a Milano e morta suicida ventisei anni dopo, in seguito a una serie di vessazioni, violenze e situazioni insostenibili che hanno distrutto la sua mente e il suo spirito.
Perché di questo si parla nel libro di Ilaria Fulle, un libro che denuncia il reato di stalking.
Alex, la protagonista del romanzo, è un bravo medico e una donna in gamba finché il suo mondo non viene disturbato da Luca.
Luca, come tutti gli stalker, non si percepisce come tale: chi infatti molesta una persona non si vede mai come un criminale anzi pensa di avere il “diritto” di possedere la persona che ha preso di mira e di diventare il padrone assoluto della sua vita.
Alex precipita così in una spirale insopportabile fatta di paura che la soffoca a poco a poco.
Alex sola e disperata, Alex che aspetta un bambino, Alex che cerca di salvarsi.
Alex contro il Male personificato in un uomo, in un maschio.
Quante donne al mondo ci sono come Alex?
Tantissime.
Le notizie di femminicidi, di molestie e violenze contro le donne sono all’ordine del giorno ma siamo in una società machista che le considera ancora come oggetti, che non pensa che sia giusto combattere per cambiare questo atteggiamento perverso e sbagliato.
Il libro è scritto davvero bene, lo cominci e lo finisci subito.
Per la sua forza posso paragonarlo a un altro bellissimo libro che parla sempre della violenza contro le donne: Le voci delle donne, scritto dalla brava autrice Francesca A. Vanni in collaborazione con Ofelia DeVille.
L’autrice ha delineato i personaggi in modo impeccabile, dando a ciascuno il giusto spazio e spiegando le dinamiche in modo chiaro.
La fine del libro è una bomba, ma non vi rivelo nulla.
Leggetelo.
GIUDIZIO
Eccezionale. Dovrebbero farlo leggere a scuola per spiegare cos’è lo stalking e quali sono le sue conseguenze.