19 nov 2020

Walpurgisnacht


TITOLO: Walpurgisnacht
AUTORE: Raffaele Scotti
GENERE: Horror
CASA EDITRICE: Kataweb

TRAMA
Durante un convegno sull’Educazione Scolastica, il professore Giulio Carta, docente di Storia e Letteratura presso il Liceo Scientifico Solina e appassionato di letteratura fantastica, incontra la sua autrice preferita, Tracy Bach. Nel frattempo, Solina, la città dove è nato e cresciuto, è teatro di oscuri presagi che lo coinvolgono direttamente e che preannunciano l’avvento della Notte di Valpurga, il trenta di Aprile…

RECENSIONE
Tutto comincia con un certo Berto. Nome che sembra venuto fuori da una favola di Gianni Rodari ma che non porta niente di buono. Berto infatti incontra una strega, e quello che gli succede (anche se non narrato) dev’essere terribile.
Passa il tempo e Solina, la città dove è ambientata la storia, ricorda Berto con una statua non decisamente bella e strane storie che le ruotano attorno. E Solina ricorda anche che la notte di Valpurga possono accadere cose strane.
Lo sa bene Giulio, e presto lo scoprirà anche Tracy...
Oh, finalmente penso di aver letto quello che ad ora è stato, secondo me, il miglior romanzo di Raffaele Scotti.
Un horror pieno di mistero, fascino, suspense e colpi di scena.
I personaggi sono tutti descritti molto bene, ognuno ha il suo giusto ruolo e grazie al loro il libro procede scandendo il ritmo emozionante della lettura che si articola fra passato e presente, a volte depistando il lettore proprio per tenerlo sempre sulla corda.
Il finale è la ciliegina sulla torta, la chiusura perfetta.
Spero tanto che l’autore si cimenti di nuovo in libri come questo, perché li leggerei con grande piacere.

“Quando la padrona tardava, nessuno era al corrente dei suoi intenti, dove andava o cosa faceva, e i preparativi per il Sabba potevano essere una magra giustificazione al suo errare inquieto per Solina. I cerimoniali erano ultimati, ma l’impazienza di alcuni servi aveva quasi mandato tutto all’aria. Sebbene la padrona li avesse puniti con la morte, l’inquietudine che la tormentava ancora e che lui aveva imparato a riconoscere, la portava per ore lontano dall’albergo ove dimoravano in quei giorni.”

GIUDIZIO
Da brivido.