TITOLO: Una settimana
AUTORE: Rosanna Fiorito
GENERE: Romanzo
CASA EDITRICE: Kazabo Italia
TRAMA
8 marzo 2014: si perde ogni
contatto con il volo 370 della Malaysia Airlines.
Le ricerche ininterrotte ed
estesissime dell’aereo su un'area di quasi 65.000 chilometri quadrati non
portano ad alcun risultato. La notizia riapre sotto i piedi di Camilla il
baratro di un dolore che aveva creduto sepolto: trent’anni prima, era
misteriosamente sparito anche l’aereo su cui viaggiava suo padre.
Nell’arco di una settimana,
seguendo le istruzioni della sua psicoterapeuta, Camilla esegue un’autopsia
lucida e commovente del dolore di una famiglia e del suo tentativo di ricucire
la vita dopo che è accaduto l’inimmaginabile, scrivendo per sé stessa il
racconto di quella tragedia. Un racconto che include il segreto terribile che
Camilla si è portata dietro per tutti questi anni, e di cui sono a conoscenza
solo altre due persone al mondo.
RECENSIONE
Chi è Camilla?
All’apparenza sembra una donna come tante, con sogni e progetti, ma in
realtà Camilla è un fantasma che cammina.
Ancorata ai segreti ricordi di un passato che la tormenta, si trova
costretta a fare i conti con la realtà quando un aereo precipita e si perde nel
nulla.
Su consiglio della sua analista Karen, inizia a scrivere un diario che
la guiderà nel suo viaggio a ritroso nel tempo.
Il libro mi è piaciuto, è scorrevole ma questo non significa che non
sia profondo.
È molto profondo, invece, e anche commovente.
L’autrice ha costruito una storia coinvolgente e immedesimarsi in
Camilla, nella sua famiglia e nei suoi scorci del passato è davvero facile.
Talmente facile che quando il libro finisce scappa anche una lacrima.
“Un’altra ancora di salvezza per
mio padre erano i viaggi. Fin da giovane aveva viaggiato in lungo e in largo,
come poteva, con qualsiasi mezzo. A diciott’anni era andato in moto fino a Capo
Nord, e per questa sua impresa era persino finito sulle pagine del quotidiano
genovese locale, Il Secolo XIX. Aveva viaggiato per tutta l’Europa, era vissuto
a Londra per un anno, facendo il cameriere per mantenersi, aveva trascorso mesi
nel deserto insieme ai beduini. E ora che era intrappolato in quell’esistenza
borghese, triplicava i suoi sforzi per riuscire a ritagliare dal bilancio
familiare almeno un viaggio ogni anno.”
GIUDIZIO
Toccante.