TITOLO: Push you away
AUTORE: Veronica Cellamaro
GENERE: Romanzo
CASA EDITRICE: Elianto
TRAMA
«Da oggi è ufficialmente un uomo
libero».
Maximilian Hilton esce dal
carcere senza fare ammenda delle sue colpe e con in testa un unico pensiero:
riprendere ciò che aveva lasciato. Alle spalle, una vita difficile: una madre
tossicodipendente costretta al recupero senza alcun successo; un padre morto e
la cui unica eredità sono i vizi che Maximilian ha accettato come un marchio.
Le cure della nonna, nella cui casa Maximilian è costretto assieme al
fratellino minore, non bastano a lenire certe ferite.
Un giorno il destino lo fa imbattere in Layla, ragazza fragile e diversamente problematica, la quale pare ispirarlo a una rinascita.
Ma il peso del passato grava ancora sul ragazzo impedendo qualsiasi tentativo di elevazione...
Un giorno il destino lo fa imbattere in Layla, ragazza fragile e diversamente problematica, la quale pare ispirarlo a una rinascita.
Ma il peso del passato grava ancora sul ragazzo impedendo qualsiasi tentativo di elevazione...
RECENSIONE
Max non ha avuto una vita facile. Ha una madre tossicodipendente e il
padre violento ha costretto lui e i fratelli Clarke e Danny a lasciare gli
studi per spacciare droga.
Un giorno intervengono gli assistenti sociali e i ragazzi vengono
sottratti ai genitori per andare a vivere con la nonna. Mentre Clarke e Danny
trovano un modo per ricominciare, Max non ce la fa e finisce in riformatorio.
Una volta uscito dal carcere è costretto a prestare servizio come
volontario nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale, dove conosce
Layla, una ragazza problematica quasi quanto lui.
E quando non è in ospedale, partecipa a combattimenti clandestini.
Come finirà?
Questo lo dovrete scoprire da soli, io sono qui per parlarvi del libro.
L’idea c’è, senza dubbio. Il romanzo parla di crescita, redenzione,
perdono e cambiamento: temi profondi, che l’autrice tratta con profondità e
delicatezza.
Quello che non ho apprezzato tanto, come lettrice, è la gestione della
narrazione con due pov (quello di Max e quello di Layla) e la scelta del
presente indicativo.
Scritto in maniera classica, oppure narrato dalla voce di Max ma al
passato, questo romanzo avrebbe potuto rendere molto meglio.
Mi raccomando, questa è solo la mia opinione personale!
Spero tanto che l’autrice continui a scrivere perché sono certa che
potrà solo migliorare.
GIUDIZIO
Un pochino acerbo ma molto bello.