TITOLO: Una lettera dal passato
AUTORE: Artemide Waleys
GENERE: Romanzo, LGBT
CASA
EDITRICE: StreetLib Selfpublishing
TRAMA
Patrick McCoy sogna tutte le notti la
morte di una donna di cui non conosce nulla se non un nome: Victoria.
Brandon Kane è un agente della CIA
dall’oscuro passato, ossessionato dalla ricerca di un quadro famoso e dal voler
scoprire la verità sul suo antenato James, amante della bellissima nobildonna
Lady Victoria McCoy.
Dall’Irlanda a New York dritti fino a
Honolulu, le strade di Brandon, Patrick e dei loro amici si incroceranno in un
crescendo di emozioni, suspense e colpi di scena.
RECENSIONE
Una lettera e un quadro.
Tutto comincia così, coinvolgendo in una
rocambolesca ricerca l’aspirante artista Patrick McCoy, l’agente della CIA
Brandon Kane, lo spietato uomo d’affari Arthur Conners e i loro amici.
Lo scopo di questa ricerca è uno solo:
scoprire la verità riguardante la misteriosa morte di Lady Victoria, l’antenata
di Patrick, e ritrovare il tesoro del suo amante, l'artista James Kane, sparito nel nulla
dopo la sua dipartita.
Ma Patrick, Brandon e Arthur non sono i soli decisi a mettere le
mani sul tesoro, così la storia si fa sempre più accattivante e pagina dopo
pagina si viene divorati dalla voglia di scoprire come andrà a finire tutto
quanto.
Artemide Waleys ci ha regalato un bel
romanzo, denso di azione e ben curato nello stile e nella gestione delle
diverse scene.
Se vogliamo cercare il fil rouge della
narrazione, direi che si può riassumere con un: “occhi aperti perché niente è
come sembra”.
“Patrick
si sedette su una sedia e cominciò a leggere a voce alta il contenuto della
lettera.
-Galway,
Lunedì 3 Settembre 1867.- disse –Sono impazzita, il lume della ragione mi ha
abbandonata, e il peso di questa vita mi è insostenibile. Non sono affatto la
madre e la sposa che avrei voluto e dovuto essere, sono incapace di vivere e il
mio solo desiderio è di porre fine alla mia esistenza. So per certo che saranno
tutti molto più felici senza di me. Non ho timore di commettere questo
terribile peccato: solo così, finalmente, sarò libera e in pace con me stessa.
Chiedo perdono a Dio, a mio marito e a mio figlio. Lady Victoria McCoy.-
Dopo
un momento di silenzio Mai Lin mormorò:
-La
tua antenata si è suicidata, dunque.-
Patrick
annuì.
-Credo
di sì, così dice la lettera.-
-C’è
qualcosa che non mi quadra.- replicò Duncan dubbioso –Da quello che le cronache
non ufficiali dicono di Lady Victoria, quella donna non si sarebbe mai
suicidata: era una persona solare, amava suo figlio sopra ogni altra cosa e non
lo avrebbe mai abbandonato. Questa lettera deve essere sicuramente un falso.- ”
GIUDIZIO
Molto bello e intenso!