3 ott 2019

Sapessi, Luca



 
TITOLO: Sapessi, Luca
AUTORE: Giacomo Assennato
GENERE: LGBT
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Matteo ha solo 13 anni e mezzo quando scopre per la prima volta l’amore. È una sensazione forte, che lo stordisce e lo schiaccia. Ha sempre avuto chiaro tutto di quella cosa che porta dentro: sapeva che sarebbe successo e non se ne stupisce affatto. Aspettava soltanto di capire chi sarebbe stato. Ed è per Luca, suo compagno di scuola, che Matteo proverà questa sensazione, che è così maestosa da lasciarlo senza fiato. Non glielo confesserà, perché sa che l’altro non saprebbe che farsene, e anche perché la vita li divide drasticamente.
Sono passati quindici anni e Matteo è un grafico pubblicitario, si è trasferito a Milano ed è circondato da tre amici fantastici: Leo, Karl e Davide. La sua è una vita bella, anche se non riesce a realizzarla completamente, bloccato com’è dalla storia che non ha mai avuto ma che sente essere l’unica che realmente l’aveva toccato nell’anima. Il resto non ci somiglia neanche un po’.
Luca, e tutto quello che avrebbe voluto dirgli, sono i fantasmi che porta con sé.
L’intrecciarsi della sua storia con quella dei tre amici lo accompagnerà in situazioni divertenti ma anche malinconiche che gli apriranno la strada alla vita.

RECENSIONE
Tredici anni e mezzo e aver già le idee chiare sull’amore.
Complimenti, Matteo, io che ne ho diciotto compiuti ho iniziato a capire adesso qualcosa sul più grande e misterioso sentimento che una persona può provare, e spesso sono ancora confusa.
Chapeau, non c’è che dire.
O forse bacchettata ad un autore che poteva fare di meglio.
Accidentaccio a me e alla mia geniale idea di leggere un libro che già alle prime righe non mi convinceva.
Perché l’ho fatto? Masochismo puro, direi.
Beh, vediamo, da dove inizio?
La trama è già letta, centinaia di volte: ti amo ma non te lo dico, passano gli anni (ma quindici son lunghi), rimpatriata con gli amici alla “Immaturi parte 3”, ritorno di Luca e finale più che prevedibile.
Ci ero arrivata da prima di metà libro, noioso.
Ancora più noioso lo stile, odiosa la scelta del tempo presente indicativo, i dialoghi dove non si capisce chi parla sono inaccettabili e l’utilizzo dei pov diversi per tirare il finale mi è piaciuta ancora di meno.
Anche il linguaggio è grezzo, manca l’evoluzione stilistica di un autore maturo, manca proprio la capacità di narrare una storia avvincente.
Non mi è piaciuto nemmeno il modo, secondo me frettoloso e un po’ superficiale, in cui sono stati trattati sia il tema del coming out (e dell’accettazione di sé come persona omosessuale) e il finale della storia.
Conclusione?
Mi tocca rivalutare alcuni libri che ho spedito come una crudele versione femminile di Minosse nel girone de “L’angolo del suicidio”.

“Ecco: questo è il momento esatto. Succede. Mi succede. Ed è una magia. Mi viene da trattenere il respiro perché quello che mi investe è veramente una roba troppo potente. Lo sapevo che prima o poi sarebbe capitato, ma chi l’avrebbe pensato che era così? Sento come un vento che prova a spettinarmi, ma non c’è neanche un filo di brezza. E anche nello stomaco ho qualcosa che si agita, che sta spintonando tutti gli altri organi.”

GIUDIZIO
Mai più.