TITOLO: Così passano le nuvole
AUTORE: Elena Ferro
GENERE: Romanzo
CASA
EDITRICE: Edizione Effedì / Amazon (per la seconda edizione)
TRAMA
Esordio
narrativo per l'autrice torinese Elena Ferro, in un libro che intreccia le
vicende della protagonista con scorci di una Torino inedita e sensuale. Luce è
una manager sulla cresta dell'onda ma, quando amore e politica irrompono nella
sua vita è costretta a procedere, a testa bassa, verso una meta che non
riconosce più. Ma il dolore, invece di abbatterla, le darà il coraggio per
scegliere la sua vera strada.
RECENSIONE
Ci sono esordi ed esordi.
Esordi che mi hanno fatto esultare ed
esordi che fanno pena.
Questo libro non fa parte del primo
gruppo, mettetevi l’anima in pace.
Partiamo da un punto: NON ESISTONO LIBRI
SERI CHE VENGONO RIEDITATI “RIVEDUTI E CORRETTI” DALLO STESSO AUTORE.
Lo scrivo apposta in maiuscolo per
fissare il concetto. Per editare bene un libro occorre un oscuro figuro, di
nome revisore: ce l’hai? Bene. Non ce l’hai? Trovalo.
Perché non si può offrire al pubblico un
libro che fa schifo, rieditarlo e mentre lo leggi scoprire che fa ancora ancora
più schifo.
È una presa in giro per noi lettori!
Detto questo sarò breve.
La storia è banale, piatta, non
trasmette emozioni. Luce e suo fratello Fabio sono personaggi insulsi, così
come è insulso (e anche arretrato nel linguaggio) lo stile della Ferro.
Ulteriore pecca: la storia è divisa in
due parti (i famosi pov): prima Luce, poi Fabio.
In ultimo, gli errori. Che bello trovarsi refusi, errori grammaticali e punteggiatura usata male (come la virgola con dietro il punto!)
Risultato?
Soldi e tempo buttati nel cesso.
I
figli erano soliti apostrofarla con il nome di arpia, come sapevano bene i
vicini,. Durante il funerale avevano sparlato alle sue spalle con eccessiva
libertà sicché quell'epiteto colorito presto lo conobbero anche gli altri.
GIUDIZIO
Bocciarlo è un dovere morale.