TITOLO: Il mio migliore amico
AUTORE: Arianna Raimondi
GENERE: Narrativa
CASA
EDITRICE: Youcanprint
TRAMA
Oggigiorno
le persone vanno sempre di fretta e danno per scontati i bisogni che in realtà
sono per loro primari. Se hai una casa, cibo, e una famiglia che ti vuole bene,
hai tutto. Fluck, un meticcio con un grande spirito di avventura conosce bene
questa verità. Separato dalla madre quando era poco più di un cucciolo, si
ritrova costretto a vivere per la strada e ad affrontare pericoli che lo
metteranno a dura prova. Fortunatamente incontrerà Jack, un ragazzo speciale
con l’amore per gli animali. Nonostante i genitori siano contrari, Jack
cercherà di essere presenza costante nella vita di Fluck. Basterà il loro amore
a tenerli uniti? Un racconto coinvolgente, intimo, ed emozionante. Un racconto
narrato dal punto di vista di un cane e di un ragazzo, che desiderano soltanto
stare insieme. Un racconto che insegna il rispetto di tutti gli animali.
RECENSIONE
Io amo molto i libri dove i protagonisti
sono i nostri amici a quattro zampe, perché risvegliano in me il mio lato
tenero e quindi parto già con un bello spirito nella lettura.
La storia quindi è narrata da Fluck, un
bel cagnolone che si fa adorare sin da subito e che racconta le vicende del
romanzo da un punto di vista tutto “peloso” e personale, e anche da Jack che è
un giovane insicuro ma con un amore infinito per gli animali.
Potrei stare qui a parlarvi della trama
e di come si dipana, ma non lo farò e non solo perché odio lo spoiler ma perché
vorrei invece soffermarmi maggiormente sul messaggio del libro.
Qual è?
Il rispetto verso gli animali, tutti gli
animali.
E in una società come la nostra dove
sempre più spesso cani, gatti, conigli, scimmie (e ancora tanto altri animali)
vengono torturati, abbandonati e uccisi, direi che un libro come quello di
Arianna Raimondi è meritevole.
“Mi
chiamo Fluck e sono un cane. Non sono un puro sangue, ma che differenza fa? Di
razza o meno conta ciò che abbiamo dentro, conta ciò che vi offriamo. Comunque,
assomiglio in tutto e per tutto a un pastore tedesco, tranne per le orecchie
che non sono a punta come nei cani di razza: le mie sono molto grandi e
abbassate.”
GIUDIZIO
Da leggere!