TITOLO: Notti in bianco baci a colazione
AUTORE: Matteo Bussola
GENERE: Romanzo
CASA
EDITRICE: Einaudi
TRAMA
Il
respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti
passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti
costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da
allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli
istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed
esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo
inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa
restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche
lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche,
riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa.
Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della
vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.
RECENSIONE
Quando io parlo di cattiva editoria e
ribadisco che in Italia c’è un’esplosione di autori troppo raccomandati, non lo
dico per caso.
Ogni anno nel nostro paese decine di
autori validissimi si affacciano nel mondo della pubblicazione, spesso
appoggiandosi a case self perché non hanno abbastanza denaro per pagare una
grande casa editrice o perché non sono abbastanza raccomandati.
Poi ci sono i casi come Matteo Bussola
che da fumettista della Sergio Bonelli Editore e presentatore di serate
letterarie alla Coop (vai con la cultura) trova “l’aggancino” con l’Einaudi e diventa
mister caso editoriale.
Ma siamo in Italia, cosa potevamo
aspettarci?
Passiamo al libro.
Credo che questo sia il trionfo della
non letteratura, la caduta a peso morto della capacità di scrivere e la morte
ad libitum della figura dello scrittore serio come lo intendo io.
È un libro a prova di cretini, perché
non occorre un QI molto elevati per leggerlo (e per apprezzarlo ne occorre uno
ancora più basso).
Come si può infatti considerare libro un
“manuale per genitori moderni” composto da post di facebook?
Giuro non scherzo, questo è un libro di
175 pagine composto solo da post di facebook dove si raccontano piccoli episodi
stile famiglia del Mulino Bianco (e senza Rosita, accidenti!), una famiglia
splendida dove nessuno sbaglia, nessuno viene rimproverato, tutti sono allegri
e felici (e pure drogati, secondo me) e dove la vita si è stanziata ad un
livello social-adolescenziale senza spazio per malintesi, incazzature,
imprevisti, insomma tutto quello che rende la vita reale.
È come essere costretti a mangiare dieci
tavolette di cioccolato bianco senza bere acqua né poter sputare. Uno schifo.
“Quando
siamo entrati, essendo io l’unico papà presente, mi hanno squadrato come se un
Unno ubriaco e nudo avesse fatto irruzione nella loro cartolina natalizia. È
durata solo qualche secondo, perché io alle mamme faccio simpatia.
Dopo
circa tre minuti la Maria Carla mi stava parlando dei suoi problemi di
cervicale ["la Maria Carla"?! Ma il revisore dormiva?], la mamma di Mattia mi diceva che somiglio a coso quello là insomma
hai capito dài, e la madre della festeggiata mi ha portato un panino col
salame.”
GIUDIZIO
Buono per i camini.