25 mag 2018

La miglior cena della mia vita




TITOLO: (Dis)avventure ai confini dell’Universo, Vol. 1: La miglior cena della mia vita
AUTORE: Giuseppe Zolli
GENERE: Fantascienza
PREZZO: 3,99 euro
PREZZO EBOOK: 0,99 euro
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Theofilus Pilas lavora per la rivista "Sbrizzi e sberleffi", una delle riviste più lette di tutta la galassia, e il suo compito consiste nello scrivere articoli e recensioni su locali e ristoranti alla moda.
A causa di un pezzo non molto riuscito, è costretto, per punizione, a scrivere un articolo sul locale più alla moda, più esclusivo e, soprattutto, più inaccessibile che esista: il ristorante "Ai confini dell'Universo".
È così che, armato del suo blocco-note e del suo caratteristico cappello marrone da cowboy, Pilas inizia un viaggio a bordo della sua Nimbus 9000, che lo porterà in giro per tutta la galassia, affrontando pirati spaziali, vecchi amici, e perfino solitari vecchietti amanti del tè.

RECENSIONE
Un po’ Cantina’s band, un po’ Guida spaziale per autostoppisti, un po’ Gambero Rosso.
Tutto questo e molto di più!
Leggere un libro di fantascienza spesso è difficile, perché le aspettative sono tante e non si può mai sapere qual è il filone che seguirà il libro fino a quando non lo si comincia.
Pertanto all’inizio ero un po’ titubante, ma poi l’autore non mi ha affatto delusa.
Anzi, penso che questo sia uno dei più divertenti e simpatici romanzi di fantascienza che abbia mai letto negli ultimi anni.
Il protagonista è un incasinato giornalista, critico alimentare e recensore e le sue rocambolesche avventure trascinano il lettore dalla prima all’ultima pagina in una serie di equivoci, situazioni al limite dell’assurdo e scene davvero spiritose.
Per quanto riguarda lo stile, non ho niente da dire perché non ci sono errori, la narrazione scorre bene e il ritmo è incalzante.
Speriamo, visto che questo è il primo volume di una saga, che il secondo libro arrivi presto!

“Una volta che ebbe parcheggiato, spense le turbine del motore a impulso e scese dalla vettura, portando con sé il suo indispensabile blocco note e l’immancabile cappello marrone da cowboy.
“E menomale che era un locale poco frequentato…”, disse fra sé e sé mentre si avviava verso l’entrata.”


GIUDIZIO
Andiamo tutti a cena con l’autore!