TITOLO: Cercando Goran
AUTORE: Grazia Gironella
GENERE: Thriller, Narrativa
PREZZO: 14,56 euro
PREZZO
EBOOK: 4,99 euro
CASA
EDITRICE: Independently published
TRAMA
Sopravvivere
a un grave incidente può essere l’occasione per ripartire da zero e apprezzare
di più la vita; ma non è questa l’esperienza di Goran che, al risveglio dal
coma, scopre di avere perso la memoria.
Mesi
di tentativi per ritornare l’uomo che era, sulla base dei racconti e delle
aspettative di familiari e amici, non bastano a fargli riconoscere come sua una
vita che gli va stretta.
Quando
nel vuoto creato dall’amnesia iniziano a emergere strane visioni, ambientate in
un mondo di gelo e di neve, Goran abbandona tutto e segue le tracce che possono
condurlo a quel mondo, aiutato suo malgrado dagli improbabili compagni di
viaggio che il destino ha messo sulla sua strada.
RECENSIONE
La vita gioca brutti scherzi, a volte
pessimi.
Così succede a Goran, quando dopo un
terribile incidente si risveglia e nulla è come prima.
Tutto è sospeso tra un dire e un fare,
tra un essere e un ero stato.
Nessuno che lo riconosce, sua moglie
Irene che lo evita e strane visioni che gli danno il tormento.
L’unica persona che crede di capire che
cosa gli sta succedendo è Cassandra, una vecchia amica che per aiutarlo chiede
aiuto ad un famoso psichiatra che ha abbandonato la professione, il dottor
Roversi il quale, dopo molte reticenze, decide di indagare.
Inizia così un bel romanzo che parla di
riscoperta, che bilancia bene narrazione e suspense e che guida il lettore nei
meandri della mente del protagonista in un percorso dedalico che lo porterà a
mete inaspettate.
È il primo romanzo che leggo di questa
autrice e devo dire che mi ha colpita positivamente, nonostante sia scritto a
due voci e voi sapete bene quando la cosa mi sia difficile da digerire.
A salvare il libro da questa piccola
pecca è stato lo stile, di quelli chiari, ben descrittivi, con un linguaggio
che ben si adatta alle varie situazioni.
Se proprio devo fare una critica
maggiore, la muoverei sul finale che c’è ma è un po’ affrettato.
Questa, però, prendetela come un’opinione
personale e basta!
“L'espressione
esterrefatta di Elisa – la stessa, ogni volta che lui le rivolgeva la parola –
lo riportava inesorabilmente alla realtà della sua situazione: niente di ciò
che diceva o faceva era uguale a prima. I mesi passavano, ma inezie del genere
riuscivano ancora a farlo deprimere o imbestialire, a seconda della giornata.”
GIUDIZIO
Bello e intrigante!