TITOLO: Fuori dai binari: vita di B.
AUTORE: B. B.
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Amazon Kindle Publishing
TRAMA
Chi è B.? Un uomo (o una donna) in fase di transizione? Lesbica, gay, pansessuale? Una... fuori dai binari?
Deve capirlo anche B., mentre è divisa (si definisce al femminile) tra torbidi segreti, un uomo con cui vive una relazione travagliata, fatta di stop&go, una donna tanto sensuale, quanto sfuggente, e un amico che l'ha sempre amata in silenzio.
In mezzo a tutto questo, c'è un passato di derisioni e di emarginazione per il suo essere diversa. Il corpo di B. ha qualcosa di strano; sfugge alle etichette e, per quanto cerchi di farsi accettare, c'è sempre qualcosa che glielo impedisce.
Tra vergogna e perdizione, pudore e trasgressione, la vita di B. è fatta di fratture, ma anche di momenti di abbandono alle pulsioni del corpo. B. è il suo corpo, il corpo è tutto. B. vive, non secondo i dettami sociali perché non è in linea con tali dettami; perciò non è per forza una perdente.
Deve solo imparare una cosa. Cosa? E Come?
RECENSIONE
Più che un romanzo di narrativa, l’avrei inserito nella categoria dell’autobiografia perché è di questo che si tratta.
Un’autobiografia a tema transgender, che in questi ultimi anni va molto. B. è un MtF ovvero un ragazzo che sta compiendo (almeno si spera) il percorso di transizione per diventare una ragazza.
Non la etichetterei come lesbica, tanto meno come gay e ancora meno come pansessuale, un “orientamento” che spesso sfocia in parafilie davvero molto discutibili.
Se proprio vogliamo dare una definizione, è transgender.
Superato questo ostacolo, cerchiamo di capire la storia.
B. ha una vita travagliata, iniziata nel momento in cui a undici anni ha rivelato alla madre il suo desiderio di cambiare sesso: da allora continua a vivere in uno stato di disistima, ad avere un partner dopo l’altro alla ricerca di continue soddisfazioni sessuali (che non arrivano, perché il suo bisogno di amore va oltre il sesso) e a essere infelice.
La storia, molto breve, ha questo filo conduttore.
Il sesso la fa da padrone, anzi il corpo come si ripete più volte.
Mi sarei aspettata una narrazione molto più psicologica, una spiegazione delle motivazioni e dei sentimenti che portano una persona a capire di essere nata nel corpo sbagliato e anche il racconto di come avviene la transizione sessuale.
Anche lo stile non mi è piaciuto molto: tralasciamo che io non apprezzo a prescindere l’uso del presente indicativo in una narrazione, il problema non è pero questo ma il fatto che la narrazione è davvero troppo asciutta.
Troppi dialoghi, pochissime riflessioni, considerazioni minimali che lasciano il tempo che trovano.
Peccato.
GIUDIZIO
Bello ma poteva andare meglio.
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Amazon Kindle Publishing
TRAMA
Chi è B.? Un uomo (o una donna) in fase di transizione? Lesbica, gay, pansessuale? Una... fuori dai binari?
Deve capirlo anche B., mentre è divisa (si definisce al femminile) tra torbidi segreti, un uomo con cui vive una relazione travagliata, fatta di stop&go, una donna tanto sensuale, quanto sfuggente, e un amico che l'ha sempre amata in silenzio.
In mezzo a tutto questo, c'è un passato di derisioni e di emarginazione per il suo essere diversa. Il corpo di B. ha qualcosa di strano; sfugge alle etichette e, per quanto cerchi di farsi accettare, c'è sempre qualcosa che glielo impedisce.
Tra vergogna e perdizione, pudore e trasgressione, la vita di B. è fatta di fratture, ma anche di momenti di abbandono alle pulsioni del corpo. B. è il suo corpo, il corpo è tutto. B. vive, non secondo i dettami sociali perché non è in linea con tali dettami; perciò non è per forza una perdente.
Deve solo imparare una cosa. Cosa? E Come?
RECENSIONE
Più che un romanzo di narrativa, l’avrei inserito nella categoria dell’autobiografia perché è di questo che si tratta.
Un’autobiografia a tema transgender, che in questi ultimi anni va molto. B. è un MtF ovvero un ragazzo che sta compiendo (almeno si spera) il percorso di transizione per diventare una ragazza.
Non la etichetterei come lesbica, tanto meno come gay e ancora meno come pansessuale, un “orientamento” che spesso sfocia in parafilie davvero molto discutibili.
Se proprio vogliamo dare una definizione, è transgender.
Superato questo ostacolo, cerchiamo di capire la storia.
B. ha una vita travagliata, iniziata nel momento in cui a undici anni ha rivelato alla madre il suo desiderio di cambiare sesso: da allora continua a vivere in uno stato di disistima, ad avere un partner dopo l’altro alla ricerca di continue soddisfazioni sessuali (che non arrivano, perché il suo bisogno di amore va oltre il sesso) e a essere infelice.
La storia, molto breve, ha questo filo conduttore.
Il sesso la fa da padrone, anzi il corpo come si ripete più volte.
Mi sarei aspettata una narrazione molto più psicologica, una spiegazione delle motivazioni e dei sentimenti che portano una persona a capire di essere nata nel corpo sbagliato e anche il racconto di come avviene la transizione sessuale.
Anche lo stile non mi è piaciuto molto: tralasciamo che io non apprezzo a prescindere l’uso del presente indicativo in una narrazione, il problema non è pero questo ma il fatto che la narrazione è davvero troppo asciutta.
Troppi dialoghi, pochissime riflessioni, considerazioni minimali che lasciano il tempo che trovano.
Peccato.
GIUDIZIO
Bello ma poteva andare meglio.