TITOLO: Non rompete i castelli di sabbia
AUTORE: Pasquale Bottone
GENERE: Romanzo
CASA
EDITRICE: Sette città
TRAMA
Joe
Carmelo Villoso e Fedro Maria Guardaspada (li chiameremo così per tacer dei
rispettivi veri nomi e cognomi che subito riporterebbero chiaramente al loro
luogo natio) erano stanchi della loro monotona vita di istruttori di sirtaki di
scuola Theodorakis. Entrambi poligami ed entrambi a corto di assegni familiari
e di carte di credito ricaricabili, in cuor loro sognavano una lunga, anche lunghissima
vacanza che li allontanasse per un po’ dai disagi di una quotidianità mal
vissuta. Anche per questo, se non soprattutto, alla fine si decisero con sicura
titubanza a tener dietro alle più nascoste aspirazioni personali: cancellarono
ogni traccia che potesse ricondurre alle inusuali morfologie che li
caratterizzavano e via, salparono verso imprecisate, ma stuzzicanti mete…
RECENSIONE
Cos’è il mondo contemporaneo?
Qualcosa di concreto o un insieme di
cose bizzarre che stanno in piedi per un teorema dell’assurdo?
I protagonisti del libro lo scopriranno
in un inquietante viaggio di formazione, distruzione e rinascita dove tutto
diventa niente e viceversa, dove ogni cosa è fluida, dove il caso regna sovrano
e persino i pensieri e il linguaggio mutano a seconda della situazione e del
momento in favore di una continua, tesa e caotica evoluzione.
Il giornalista Pasquale Bottone si
cimenta in un libro diverso da quelli che sono abituata a leggere e proprio per
questo mi ha colpita profondamente.
Potrei paragonare i castelli di sabbia
alle false certezze alle quali il mondo contemporaneo ci ha abituati e il
viaggio di Joe e Fedro ad una distruzione del sé e del mondo circostante
necessaria per guardarsi dentro e capire quali sono i veri valori.
Una sorta di romanzo picaresco, di Don
Chisciotte contemporaneo con un suo senso e una sua logica precisi.
GIUDIZIO
Consigliato.