2 gen 2021

Un bacio in bocca




TITOLO: Un bacio in bocca
AUTORE: AA. VV.
GENERE: Narrativa, Antologia
CASA EDITRICE: Longanesi

TRAMA
Che cos’è la passione? Un’inclinazione dell’animo che può essere controllata o un impulso senza legge?
Questa antologia prova a rispondere a una domanda tanto difficile quanto importante, mettendo in campo i sentimenti più diversi – odio, amore, devozione, paura, attrazione – nella convinzione che solo la letteratura possa cogliere le sfumature più nascoste e impercettibili dell’animo umano. Ad essere coinvolti sono stati sedici scrittori italiani tra i più interessanti nel panorama attuale, autori dalla personalità diversissima che hanno raccontato la passione ciascuno con la propria sensibilità e il proprio stile.
Dosando sapientemente ironia e romanticismo, tensione drammatica ed eros (come suggerisce il titolo stesso dell’antologia, curata da Giorgio Nisini), Un bacio in bocca racconta di amori destinati a finire alle prime luci dell’alba e che invece avranno un seguito inaspettato; di amori nati da una piccola, innocente bugia; di amori che sembrano spariti, sepolti sotto la noia del quotidiano, ma che si risvegliano di colpo, in modo del tutto inatteso. E molto altro ancora...

RECENSIONE
Non so mai cosa mi capita quando una casa editrice mi invia un libro da leggere, è un terno al lotto.
A volte va bene, a volte no.
Questa volta è andata male, anzi malissimo.
Il libro sembrava avere tutte le carte in regola per essere una bella lettura, con “grandi nomi” della letteratura italiana contemporanea  come Valentina D’Urbano, Lorenzo Marone, Simona Sparaco, Giorgio Nisini e ancora tanti altri.
Gente che a mio parere, a prescindere dai gusti personali dei lettori, non fa comunque parte dell’olimpo dei grandi narratori contemporanei.
Lorenzo Marone non è di certo Andrea Camilleri, giusto per fare un esempio.
Il libro è noioso, sembra una raccolta di racconti scritti “tanto per”, come i compiti che si fanno a scuola senza un grande entusiasmo.
Si poteva fare meglio?
Senza dubbio.

“Buongiorno sono Francesco Zazzi detto Franz e su suggerimento del mio caro amico nonché ex compagno di banco Giuseppe Culicchia (lo scrittore, se per caso non aveste letto niente di suo vergognatevi e informatevi su Google) che mi conosce e Vi conosce Vi invio questo mio cazzo di Curriculum Vite nella speranza – ma anche nella certezza – che possiate prendere in considerazione l’eventualità di una mia collaborazione per il Vostro Pregiatissimo Festival sulla Democrazia, ah ah ah, in questa vostra ridente cittadina medievale, che però diventerà un Festival Dei Miei Coglioni se al contrario non la prenderete. Tenete presente che viaggio con due pallottole in corpo. UAH!!!”

GIUDIZIO
Noioso.