TITOLO: Un bacio in bocca
AUTORE: AA. VV.
GENERE: Narrativa, Antologia
CASA EDITRICE: Longanesi
TRAMA
Che cos’è la passione?
Un’inclinazione dell’animo che può essere controllata o un impulso senza legge?
Questa antologia prova a
rispondere a una domanda tanto difficile quanto importante, mettendo in campo i
sentimenti più diversi – odio, amore, devozione, paura, attrazione – nella
convinzione che solo la letteratura possa cogliere le sfumature più nascoste e
impercettibili dell’animo umano. Ad essere coinvolti sono stati sedici
scrittori italiani tra i più interessanti nel panorama attuale, autori dalla
personalità diversissima che hanno raccontato la passione ciascuno con la
propria sensibilità e il proprio stile.
Dosando sapientemente ironia e
romanticismo, tensione drammatica ed eros (come suggerisce il titolo stesso
dell’antologia, curata da Giorgio Nisini), Un bacio in bocca racconta di amori
destinati a finire alle prime luci dell’alba e che invece avranno un seguito
inaspettato; di amori nati da una piccola, innocente bugia; di amori che
sembrano spariti, sepolti sotto la noia del quotidiano, ma che si risvegliano
di colpo, in modo del tutto inatteso. E molto altro ancora...
RECENSIONE
Non so mai cosa mi capita quando una casa editrice mi invia un libro da
leggere, è un terno al lotto.
A volte va bene, a volte no.
Questa volta è andata male, anzi malissimo.
Il libro sembrava avere tutte le carte in regola per essere una bella
lettura, con “grandi nomi” della letteratura italiana contemporanea come Valentina D’Urbano, Lorenzo Marone,
Simona Sparaco, Giorgio Nisini e ancora tanti altri.
Gente che a mio parere, a prescindere dai gusti personali dei lettori,
non fa comunque parte dell’olimpo dei grandi narratori contemporanei.
Lorenzo Marone non è di certo Andrea Camilleri, giusto per fare un
esempio.
Il libro è noioso, sembra una raccolta di racconti scritti “tanto per”,
come i compiti che si fanno a scuola senza un grande entusiasmo.
Si poteva fare meglio?
Senza dubbio.
“Buongiorno sono Francesco Zazzi
detto Franz e su suggerimento del mio caro amico nonché ex compagno di banco
Giuseppe Culicchia (lo scrittore, se per caso non aveste letto niente di suo
vergognatevi e informatevi su Google) che mi conosce e Vi conosce Vi invio
questo mio cazzo di Curriculum Vite nella speranza – ma anche nella certezza –
che possiate prendere in considerazione l’eventualità di una mia collaborazione
per il Vostro Pregiatissimo Festival sulla Democrazia, ah ah ah, in questa
vostra ridente cittadina medievale, che però diventerà un Festival Dei Miei
Coglioni se al contrario non la prenderete. Tenete presente che viaggio con due
pallottole in corpo. UAH!!!”
GIUDIZIO
Noioso.