26 set 2019

La principessa degli elfi




TITOLO: La principessa degli elfi
AUTORE: Licia Oliviero
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
Layra ha vissuto i primi dieci anni della sua vita completamente all’oscuro delle sue origini e del suo retaggio, consapevole solo di essere diversa da tutti gli altri, per il diadema azzurro che le cinge la fronte come un tatuaggio.
Quel simbolo la contraddistingue come Principessa degli Elfi della Luce e il suo destino è riscattare il suo popolo dalla tirannia degli Elfi Oscuri, che hanno usurpato il suo trono. 
Appena scopre la verità, tuttavia, è rapita dai demoni e, nonostante lei tenti più volte la fuga, solo quattro anni dopo ritrova la libertà. La prigionia l’ha marchiata e la sua fiducia nel prossimo è quasi scomparsa, eppure riuscirà a trovare l’amore e l’amicizia, che le resteranno accanto, sebbene il suo destino sia incerto, costellato di tradimenti, fughe e nemici potenti.
Un racconto magico capace di evocare le forze del Bene e del Male sovrane del destino di ognuno di noi.

RECENSIONE
Layra non è proprio una bambina fortunata: orfana, con un destino molto simile a Sarah de “La piccola principessa”, una passione per la lettura che l’aiuta a resistere alla tristezza e alle angherie cui viene sottoposta ogni giorno e la capacità di vedere “cose che non ci sono” come folletti e altre creature magiche.
Questo è segno della sua diversità e della sua natura unica, che la renderanno (assieme ad altri due personaggi molto importanti, Anter e Ally) protagonista di una storia incredibile di cui non vi anticipo niente.
Sappiate solo che ci saranno battaglie, momenti sorprendenti e anche scene che vi commuoveranno.
Sappiate anche che questo è il primo capitolo di una trilogia, quindi aspettatevi altre due recensioni!
Passiamo dunque all’analisi del libro.
Debole la prima parte, c’è un buco narrativo di quattro anni che sarebbe stato meglio riempire perché non aiuta nell’evoluzione di Layra che infatti fatica a decollare per poi trasformarsi di colpo in una sorta di novella Wonder Woman.
Secondo me era meglio rendere la narrazione un po’ più fluida e costruita.
È l’unico punto debole che ho trovato, perché per il resto la storia funziona e procede bene.
I personaggi positivi sono ben contraddistinti da quelli negativi, la narrazione è scorrevole e i tre protagonisti risultano caratterizzati nel modo giusto.
Un buon inizio, e spero che il secondo libro porti la narrazione a un livello superiore!

GIUDIZIO
Bell’inizio!

19 set 2019

Soltanto un brandello di pioggia



 
TITOLO: Soltanto un brandello di pioggia
AUTORE: Clara Bartoletti
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Youcanprint

TRAMA
Ivy Santo ha ereditato la casa dello zio Cristo, e subito inizia a vedere personaggi che si aggirano nel giardino. Le strane presenze la invitano a scoprire cosa sia successo alla zia Abigail, scomparsa durante la crociera della luna di miele alle Bahamas negli anni sessanta.
Ivy ritrova alcuni indizi e comincia a mettere in ordine i pezzi: la storia di Abigail comincia prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, quando era un'intoccabile, una zingara albina.
Il destino l'ha portata fino a New York, dove incontra Cristo, un insegnante d'inglese che, innamoratissimo di lei, la sposa. È l'inizio di una bella storia d'amore o invece la continuazione di un dramma lontano?
E Martin, il marito di Ivy, dov'è finito? Due storie legate assieme, di scomparsa, di morte, di sovrannaturale, di guerra, quella stessa che dopo tanti anni ancora non lascia scampo. Nell'introduzione di Chiara Saccavini, botanica, giornalista e scrittrice si legge: "È questa una storia intessuta di storie: raccontate con una prosa asciutta e concreta, senza fronzoli né falsa retorica. Sono storie "dure", vissute da donne che trovano dentro di sé una forza sconosciuta, una voglia di vivere a tutti i costi, che ancora una volta ricorda i fiori che hanno dentro di loro quella magia che li fa tornare ogni primavera, qualsiasi cosa accada."

RECENSIONE
Pioggia e fiori sono i fili portanti di questo thriller particolare, che si svolge su due piani narrativi istinti ma sempre in collegamento: quello relativo ad Abigail, la zia di Ivy, e quello appunto di Ivy che è la protagonista del libro.
Le storie sono un susseguirsi di dubbi, sospetti, colpi di scena, intrighi che si rivelano mano a mano che la narrazione procede.
Cosa posso dire?
Sì, la struttura narrativa c’è, l’idea è bellissima e trovo anche che sia stato molto audace scegliere di riportare nella storia anche elementi inerenti la Seconda Guerra Mondiale e le persecuzioni naziste.
Il fatto però che sia Ivy stessa a raccontare la storia rende il tutto un po’ limitante.
L’autrice, bravissima peraltro, avrebbe potuto prediligere una narrazione in terza persona magari scegliendo di regalare parti o capitoli del libro interamente solo ad Abigail che nella storia ha sì spazio ma non a sufficienza per dare al lettore l’impatto forte che mi sarei aspettata.
C’è poi anche il fattore interessante della psicosi, che un po’ mi ha ricordato un altro bel thriller: “La follia di Mrs. Barthelme” di Susan Claudia (fuori commercio ma reperibile fra i libri usati) e che in unione con le piante presenti nella narrazione (la natura qui è importantissima) aiutano il lettore a capire lo stato d’animo delle due protagoniste.
Insomma, un libro tutto da leggere.

“Mi ha spinto sul divano, ho bevuto la tisana. Con la coda dell’occhio vedevo ancora i due uomini alla finestra, Martin non se n’era accorto. 
Ha cominciato a girarmi la testa. Ho cominciato a ridere, poi a piangere. 
Non ricordo altro, se non la sensazione di freddo nelle ossa. Credetti di essere morta.
Morta in un dormiveglia eterno.”

GIUDIZIO
Niente male.


4 set 2019

Carrie si sposa



 
TITOLO: Carrie si sposa
AUTORE: Olivia Hessen
GENERE: Romantico, LGBT
ASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA

La vita di Rachel Mac Dean, a Whiteness, sembra scorrere di nuovo felice: è una donna serena, appagata, con un lavoro che la soddisfa e una famiglia che la ama.
Almeno all’apparenza.
Infatti nel cuore di Rachel vive ancora il ricordo di Carrie, la donna che anni prima le ha rubato e poi spezzato il cuore.
E un giorno, come un fulmine a ciel sereno, Carrie torna prepotentemente nella sua vita con un insolito invito...
Se siete curiosi di scoprire cosa accadrà fra Rachel e Carrie, allora leggete “Carrie si sposa”, il nuovo e romantico racconto LGBT di Olivia Hessen.


RECENSIONE
Per la prima volta Olivia si cimenta con un breve romantico romanzo lesbico, dove le protagoniste sono due donne diverse come il sole e la luna: Rachel è tanto decisa e determinata quanto Carrie è fragile e indecisa sul suo futuro all’apparenza non roseo e felice insieme a Edward, il suo fidanzato non esattamente perfetto.
Si sono lasciate in modo brusco e doloroso e sono anni che non si sentono né vedono più, quando all’improvviso il destino decide di nuovo di far incrociare le loro strade.
La storia di queste due donne è tanto romantica quanto emozionante, con alcune scene cariche di azione e altre di emozione e sentimento che guidano il lettore attraverso le varie fasi e le ambientazioni della narrazione che si dipana fra gli Stati Uniti e la magica Scozia.
Il mio personaggio preferito, a sorpresa, è Lucy la madre di Carrie per il percorso di emancipazione e redenzione che affronterà nel libro ma di cui non vi anticipo niente perché come ormai sapete io detesto spoilerare i libri.
Lo stile di Olivia è sempre accattivante, fresco e mai noioso.
Questo libro è consigliato per rilassarsi un po’, e sfuggire la routine quotidiana.

“Controllò le buste che l’uomo aveva posato sul tavolo, scartando i soliti annunci pubblicitari indesiderati, finché non prese in mano l’ultima lettera e sentì le dita scottare come se avesse toccato qualcosa di caldo come l’inferno.
Avrebbe riconosciuto quella calligrafia ordinata e tondeggiante fra mille.
Non poteva essere vero.
Era uno scherzo.
Certo, doveva essere uno scherzo!
-Ti senti bene?- domandò Maide preoccupata –Sei diventata improvvisamente pallida.-
-È una lettera di Carrie.- rispose Rachel a mezza voce.
-Carrie? La tua Carrie?-
-Non è la mia Carrie!- esclamò la donna stizzita –Non più, almeno.- ”

GIUDIZIO
Bello, bello, bello!