21 mar 2019

Il Gentilcane




TITOLO: Il gentilcane
AUTORE: Giulianna D’Annunzio
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Spunto edizioni

TRAMA
"Lui cominciò a saltellare verso il mio muso per mordicchiarlo ma io, girando la testa, allungai il collo dal lato opposto per non dargliene modo e cercai di allontanarmi senza offenderlo. Evidentemente alla fine capì senza farmi arrivare a metodi più persuasivi e lasciò perdere. Il suo umano parlava con la mia ammirato per i modi signorili con cui avevo convinto il cagnolino, poi si rivolse a me dicendo: "Pedrone, sei proprio un Gentilcane!" Mi hanno dato questo appellativo, ma il mio vero nome è Pedro. Sono stato un cane fortunato perché ho conosciuto tanti umani che mi hanno voluto bene e tanti altri cani come me con cui ho condiviso gioie e dolori. Ho ricevuto molto e spero di aver lasciato un'impronta canina di rilievo. Secondo Giulianna è così e allora vi racconto la mia storia."

RECENSIONE
Più che un romanzo “d’invenzione”, io definirei questo libro una commovente “biografia canina” scritta con tantissimo amore dalla sua padrona, ovvero l’autrice del libro.
Chi è Pedro?
Voce narrante del libro, Pedro è stato il cane di Giulianna D’Annunzio e in queste pagine viene raccontata la splendida storia d’amore fra il Gentilcane e i suoi padroni umani: Giulianna, suo marito e i loro ragazzi (Mia e il Lungo).
Pedro è un amico fantastico, uno di quelli che ti entra subito sotto la pelle: simpatico, tenero, furbacchione quando serve, protettivo, intelligente.
In breve unico, come sono unici tutti i nostri amici a quattro zampe.
Altro da dire non ho, perché secondo me ogni giudizio personale perde nei confronti di questa storia intensa e toccante che merita di essere letta e riletta.

“Avvicinai la testa al finestrino aperto allungando il collo nel tentativo di infilare il muso fuori, ma non ci arrivai: le mie zampe erano corte. Eppure mi arrivava da fuori un inebriante profumo.
Conobbi la primavera.
Il mio fratello più simpatico, quello tutto nero col petto e le calzette di pelo bianco, si era stufato di essere sballottato per cui, una volta arrivati, pensò bene di protestare a viva voce con l’umano rimproverandolo di essere stato alquanto indelicato sia nella guida, sia nel farci capire di dover scendere dalla macchina.”

GIUDIZIO
Bello, molto bello!