7 dic 2018

Un gatto randagio ma non troppo


 
TITOLO: Un gatto randagio ma non troppo
AUTORE: Giulianna D’Annunzio
GENERE: Libri per ragazzi
CASA EDITRICE: Spunto edizioni

TRAMA
Un intreccio straordinario tra diversi personaggi in una storia che si dipana grazie a un intenso rapporto tra persone e animali. Un gatto randagio, Tigre, instaura un'amicizia con Samuele, un ragazzo in difficoltà; Bruno cerca la sua casa, con l'aiuto di Chiara, dopo aver perso la memoria; la piccola Alice cresce con una nonna eccezionale. Le vite dei protagonisti si annodano tra loro e con quelle di altri personaggi in un susseguirsi di avventure e disavventure che tengono con il fiato sospeso fino alla fine, in una storia a tinte gialle.

RECENSIONE
Rieccomi qui, con un altro romanzo di Giulianna D’Annunzio già autrice del libro “La grotta del tempo” che ho già letto e recensito.
Ancora una volta il tema conduttore è il rapporto fra gli uomini (i bizampe) e gli animali (i quattro zampe) e come il loro incontro possa cambiare radicalmente le vite di tutti.
Il protagonista principale è Samuele, un ragazzo che vive solo con la madre e che si sente derubato della sua felicità.
Un giorno Samuele incontra Tigre, un bel gattone randagio di quelli tosti, e la sua vita prende una piega diversa.
Il suo destino si incrocerà con quello di altre persone (Bruno, che ha perso la memoria, Chiara e la piccola Alice che cresce con la nonna) e...
E niente, per sapere come va dovete leggere il romanzo!
Parliamo dunque dello stile.
Io trovo molto bello il fatto che la scrittrice introduca sempre una “componente” animale nel libro perché cos’, mescolando i pensieri degli umani e quelli degli amici animali, rende la narrazione più scorrevole e mitiga il “peso” degli argomenti più importanti.
La narrazione scorre bene e le descrizioni si bilanciano con l’azione, portata soprattutto dal combattivo Tigre che è proprio un gattaccio di strada coi fiocchi e gli artigli!

“Tigre si intrufolò senza complimenti nella porzione di finestra accostata appositamente per una sua eventuale visita. Samuele provvide a sfamarlo e dissetarlo e gli concesse di dormire sul letto,
poi si rassegnò all’idea di studiare il capitolo di storia per l’interrogazione. A fine pomeriggio Samuele si stupì nel constatare la buona preparazione acquisita.”

GIUDIZIO
Miao, miao, ma che aspettate a leggerlo?