TITOLO: Un gatto randagio ma non troppo
AUTORE: Giulianna D’Annunzio
GENERE: Libri per ragazzi
CASA
EDITRICE: Spunto edizioni
TRAMA
Un
intreccio straordinario tra diversi personaggi in una storia che si dipana
grazie a un intenso rapporto tra persone e animali. Un gatto randagio, Tigre,
instaura un'amicizia con Samuele, un ragazzo in difficoltà; Bruno cerca la sua
casa, con l'aiuto di Chiara, dopo aver perso la memoria; la piccola Alice
cresce con una nonna eccezionale. Le vite dei protagonisti si annodano tra loro
e con quelle di altri personaggi in un susseguirsi di avventure e disavventure
che tengono con il fiato sospeso fino alla fine, in una storia a tinte gialle.
RECENSIONE
Rieccomi qui, con un altro romanzo di
Giulianna D’Annunzio già autrice del libro “La grotta del tempo” che ho già
letto e recensito.
Ancora una volta il tema conduttore è il
rapporto fra gli uomini (i bizampe) e gli animali (i quattro zampe) e come il
loro incontro possa cambiare radicalmente le vite di tutti.
Il protagonista principale è Samuele, un
ragazzo che vive solo con la madre e che si sente derubato della sua felicità.
Un giorno Samuele incontra Tigre, un bel
gattone randagio di quelli tosti, e la sua vita prende una piega diversa.
Il suo destino si incrocerà con quello
di altre persone (Bruno, che ha perso la memoria, Chiara e la piccola Alice che
cresce con la nonna) e...
E niente, per sapere come va dovete
leggere il romanzo!
Parliamo dunque dello stile.
Io trovo molto bello il fatto che la
scrittrice introduca sempre una “componente” animale nel libro perché cos’,
mescolando i pensieri degli umani e quelli degli amici animali, rende la
narrazione più scorrevole e mitiga il “peso” degli argomenti più importanti.
La narrazione scorre bene e le
descrizioni si bilanciano con l’azione, portata soprattutto dal combattivo
Tigre che è proprio un gattaccio di strada coi fiocchi e gli artigli!
“Tigre
si intrufolò senza complimenti nella porzione di finestra accostata
appositamente per una sua eventuale visita. Samuele provvide a sfamarlo e
dissetarlo e gli concesse di dormire sul letto,
poi
si rassegnò all’idea di studiare il capitolo di storia per l’interrogazione. A
fine pomeriggio Samuele si stupì nel constatare la buona preparazione
acquisita.”
GIUDIZIO
Miao, miao, ma che aspettate a leggerlo?