Amici lettori che (forse) aspirate a diventare recensori, oggi parliamo
di autori.
Ci sono autori e autori, che un lettore/recensore può amare o
apprezzare di meno a seconda dei gusti, dello stile, del genere letterario e
bla, bla...
È giusto però sottolineare che anche il recensore ha, ogni tanto, il
diritto di rifiutarsi di leggere qualche autore.
Chi inserire nella lista nera?
Io personalmente sconsiglio queste tipologie di autori che di solito
evito, o comunque se leggo i loro libri tendo a essere più dura nei giudizi.
-gli incensati all’ennesima
potenza: ovvero quelli che sui social network ti invitano (o mandano i loro
amici a invitarti) a mettere migliaia di migliaia di volte +1, mi piace,
tweettini e altre cosine del genere sulle loro pagine. La pubblicità, se c’è,
deve essere moderata e non pressante. I social devono essere come le librerie,
a descrizione del pubblico.
-quelli che si fanno rilasciare
mille commenti dagli amici: Amazon è pieno di autori del genere. A monte
che i commenti fatti dagli amici si notano lontano un miglio, ma l’autore
dovrebbe ricordarsi che i commenti migliori sono quelli degli sconosciuti. Tanto
se un libro non è buono, nemmeno miliardi di stelline lo salveranno.
-quelli che si auto commentano:
nessuna casa editrice seria (pubblicante o auto pubblicante) e nessun negozio
si permetterebbe di consentire agli autori di auto commentare le proprie opere
perché è poco serio. Purtroppo alcuni negozi (sempre Amazon, per esempio) lo
permettono dunque io evito come la peste chi si auto commenta.
-gli sputtanoni: ovvero quel
genere di autori che per forza devono sputtanare gli altri. Ce ne sono tanti in
giro che attraverso blog e pagine social commentano e criticano negativamente
gli altri autori per avere maggiore visibilità. Non risultano professionali.
-quelli che fanno i book trailer:
non so chi abbia lanciato l’assurda moda di fare i video di presentazione dei
libri. Video e libri, due parole che accostate stanno veramente male. per me
chi fa un book trailer (o se lo fa fare) è un buffone che non merita di essere
letto. Il libro deve parlare da solo, non è certo un film che deve sbancare il
botteghino.
-quelli che vendono i libro
gratis: allora, partiamo da un concetto. Vendere il proprio libro significa
vendere il proprio lavoro e darlo via gratis è segno di poca professionalità.
-chi regala estratti di un libro
e capitoli gratuiti di future opere: un conto è creare una volta un post
per avvertire dell’imminente uscita di un libro ed eventualmente inserire un
mini estratto accattivante, un conto è mettere sistematicamente pezzi di libro
in giro e regalare capitoli di libri nuovi alla fine del romanzo che un lettore
ha comprato. Mi sa di totale svendita professionale.
Pertanto, futuri recensori, tenete bene a mente qual è la tipologia di
autori che volete recensire perché ne va anche della vostra reputazione.
Semmai fate come me: create un angolo negativo (come il mio angolo del
suicidio che trovate nelle etichette) e lì relegate quegli autori che appartengono alla lista nera o che vi
hanno pesantemente deluso.
È tutto ad appannaggio della vostra serietà.