Eccoci qui, con il secondo appuntamento della scuola per aspiranti revisori!
Oggi discuteremo sul famoso ideale “chisciottiano” della revisione
imparziale.
Spesso e volentieri mi capita di leggere grandi siti di recensioni che
si presentano con slogan come “facciamo solo recensioni imparziali” oppure “nessuno
ci può influenzare”.
Grandissima cazzata!
Esattamente come questa:
“Le recensioni ai libri, così
come la loro valutazione, sono le sensazioni che l'autore è riuscito a
trasmettere al lettore e sono del tutto imparziali, nonchè personali da chi
fornisce la recensione.”
(https://www.gnubik.it/libri - l’errore
ortografico sull’accento della parola nonché, non è mio ma tutto dei geni
creatori del sito)
La recensione non è mai imparziale, non diciamo scemenze.
Essendo figlia di un giudizio personale, è per forza soggettiva: ciò
che io o qualsiasi altro recensore può pensare di un libro, non corrisponderà
mai necessariamente al cento per cento con il giudizio di altri lettori o
recensori.
Per fortuna che è così, altrimenti significa che nessuno ha più idee
proprie!
Come si svolge allora una buona recensione?
Si comincia con le informazioni basilari sul libro: autore, editore,
genere, formati in cui è distribuito, prezzo.
Poi si pubblica sempre la sinossi riportata in quarta di copertina, sul
retro oppure nelle pagine di vendita corrispondenti a tale libro.
E il resto...
Il resto lo scoprirete nei prossimi post!