TITOLO: Pet Sematary
AUTORE: Stephen King
GENERE: Horror
CASA EDITRICE: Speling &
Kupfer
TRAMA
Il dottor Louis Creed ha appena
accettato l'incarico di direttore sanitario dell'Università del Maine, e con un
certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove
Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e
generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano.
Persino Winston Churchill, detto
Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi
della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene
sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili
che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla
superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e,
soprattutto, sogni.
Sogni oscuri e terribilmente
realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il
cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali
domestici. Ufficialmente.
Perché oltre quella radura,
nascosto tra gli alberi, c'è un altro terreno di sepoltura, ben più
terrificante.
Un luogo carico di presagi e di
richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un
luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio
essere morti...
RECENSIONE
Prima o poi si muore.
È qualcosa che ci accomuna, che ogni essere vivente in quanto tale ha
in comune con gli altri esseri viventi.
Il problema è come si reagisce di fronte a un lutto, alla perdita di
qualcuno che amiamo.
C’è chi si arrabbia, chi piange, chi sceglie di isolarsi, chi di
aiutare il prossimo per alleviare il dolore della perdita.
Ma c’è anche chi non sa accettare la crudeltà della morte, e allora il
Re ci racconta cosa potrebbe accadere.
Attraverso un vecchio cimitero di animali e strane leggende dei nativi
americani, la morte viene messa al muro e...
Un momento, ma la morte si può sconfiggere?
Mentre vi lambiccate con questo dubbio, io vi parlo dello stile
narrativo del libro.
Questo King è un po’ più acerbo rispetto a quando scriverà l’indimenticabile
IT, ma questo non significa che il libro non funzioni, anzi!
Ti tiene inchiodato dalla prima all’ultima pagina in un susseguirsi di
terrificanti colpi di scena, alternati a flashback e mirabili descrizioni, fino
al finale di puro terrore.
Perché la morte, amici, non muore MAI (e prima o poi becca tutti
quanti, quindi state poco allegri).
“Nella memoria di Louis Creed,
quel particolare momento conservò sempre un che di magico: in parte, forse,
perché fu realmente magico, ma soprattutto perché il resto della serata fu un
incubo. Nelle tre ore che seguirono, non vi fu segno né di pace né di magia.”
GIUDIZIO
Bellissimo!