23 ott 2019

Instinct



 
TITOLO: Instinct
AUTORE: James Patterson
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Longanesi

TRAMA
Il professor Dylan Reinhart, ex agente della CIA, è uno stimato docente della Ivy League nonché massima autorità in fatto di comportamento criminale. Ma quando una copia del suo bestseller sull’argomento viene rinvenuta sulla scena di un omicidio raccapricciante insieme a un messaggio minaccioso dell’assassino, la polizia inizia a pensare che qualcuno possa aver «preso appunti».
Elizabeth Needham, brillante e determinata detective della polizia di New York responsabile del caso, recluta Dylan per assisterla nelle indagini e in particolare per decifrare il significato di un altro souvenir lasciato sulla scena: una carta da gioco. Ma la scia di sangue non sembra fermarsi: a ogni omicidio corrisponde una nuova carta. Così il professor Reinhart inizia a sospettare che le carte non siano una firma, ma piuttosto un punto di riferimento, un indizio del killer che punta direttamente alla prossima vittima. Mentre i titoli dei tabloid sull’assassino conosciuto come Il Mazziere spopolano in edicola, New York è in preda al panico. La polizia sembra perdere terreno e può puntare ormai solo su Dylan per dare la caccia a un serial killer letale e imprevedibile. E se, dopo essersi addentrato sempre più nella mente dell’assassino, dopo aver pensato davvero come un criminale, Dylan non riuscisse più a tornare indietro?

RECENSIONE
Patterson scrive un nuovo libro e io ne sono entusiasta.
Instinct è puro ossigeno, dopo le lunghissime tribolazioni (belle, per carità, ma lunghe) che ho passato leggendo le serie di Alex Cross e delle donne del Club Omicidi.
Un libro dallo stile scorrevole, fresco, che non cede mai nella narrazione.
E il merito è tutto del protagonista: Dylan Reynhart.
Intelligente, ironico, sposato e soprattutto gay.
Sì, gay: ecco qui la chiave di volta del romanzo. Finalmente anche un grande scrittore prende in considerazione un protagonista omosessuale, segno che anche la letteratura non LGBT capisce che esiste una metà del cielo rainbow.
Basta attrazioni, basta cliché erotici, qui c’è solo la pura e semplice amicizia che lega Dylan alla detective Elizabeth e questo rapporto funziona alla perfezione.
È il lubrificante di una storia perfetta, scorrevole, che appassiona dalla prima all’ultima pagina.
E non dimentichiamoci del Mazziere, un antagonista che sorprende fino alla fine... una fine davvero col botto, ma non aspettatevi spoiler perché non ne faccio.
Leggete questo libro e basta!

“«Le corra dietro!» gridarono alcuni studenti.
Fui tentato di farlo ma, se davvero qualcuno mi voleva uccidere, non c’era posto più sicuro di un’aula piena di testimoni oculari.
Rimasi dov’ero e tenni la mia lezione come da programma. Ammetto che forse non fu la più brillante della mia carriera e che la conclusi un po’ più frettolosamente del solito, ma sono pur sempre un essere umano.”

GIUDIZIO
Emozionante.

17 ott 2019

La principessa degli elfi: la rivolta



 
TITOLO: La principessa degli elfi: la rivolta
AUTORE: Licia Oliviero
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
L’Oscurità sembra aver vinto ed eclissato la Luce.
Layra e Ally sono prigioniere e sfruttate dai loro nemici, mentre Anter è libero in un regno prostrato e in catene.
Catene che iniziano a cedere, forzate dagli Elfi della Luce ribelli che, sfuggiti ai rastrellamenti nemici, intendono combattere per riprendersi la propria patria.
Si avvicina una nuova battaglia: mettere al sicuro i prigionieri e le persone amate non è sufficiente, nascondersi non è più un’opzione valida, per quanto allettante possa sembrare.
La sfida è assolutamente impari, ma ciò che spinge Layra e i suoi alleati è l’amore per la propria casa, per la propria famiglia e per il proprio futuro, di gran lunga superiore alla sete di potere e vendetta.

RECENSIONE
Come in tutte le trilogie che si rispettino, il secondo capitolo di solito è quello più avvincente dove le vicende si ingarbugliano e a volte prendono anche una china molto cupa.
Licia Oliviero non delude, centrando in pieno l’obiettivo che aveva iniziato a perseguire nel primo volume della saga.
Il signore indiscusso del libro è Amos, il malvagio antagonista della saga, che qui ha fra le mani Layra e Ally e non si fa scrupolo di mostrare loro tutta la sua crudeltà.
Layra qui svela la sua fragilità e devo dire che questa scelta dell’autrice mi è piaciuta molto perché spezza un po’ la sensazione che avevo avuto nel primo libro ovvero che Layra fosse solo una supereroina senza punti deboli.
Grande onore anche ad Anter, che in questo volume dà prova di enorme coraggio.
Parliamo adesso dello stile del libro.
La Oliviero è migliorata, sa gestire meglio le diverse scene e non risulta mai scontata, ha compiuto una bella evoluzione.
Mi piacciono gli approfondimenti e i colpi di scena, un po’ meno le smielate frasi d’amore ma ricordate che questo è un mio problema perché non sono una fanatica dei romanzi rosa.
Cosa posso aggiungere?
Non vedo l’ora di recensire anche l’ultimo volume della saga!

GIUDIZIO
Sempre meglio!

10 ott 2019

Il ladro



TITOLO: Il ladro
AUTORE: Mary Fisher
GENERE: Narrativa, Romantico, LGBT
CASA EDITRICE: StreetLib Selfpublishing

TRAMA
Due uomini, un diamante e un mistero.
Sono questi gli ingredienti della nuova storia del collettivo di autrici Mary Fisher, “Il ladro”.
Alexis Solkas, miliardario americano di origini greche, diventa il principale bersaglio del ladro internazionale Milord che intende appropriarsi del prezioso diamante Black Eye, una pietra di inestimabile valore, la sera in cui l’uomo festeggerà i suoi quarant’anni insieme all’élite degli Hamptons.
E mentre l’agente Kelly Torres dell’FBI si impegna per impedire che avvenga il furto, anche Alexis decide di muoversi per conto proprio e scoprire chi è il fantomatico Milord proprio nel momento in cui il bel Martin McKenna entra nella sua vita scombussolando le sue certezze.
Come andranno le cose?
Per scoprirlo, leggete “Il ladro”!

RECENSIONE
Dopo la trilogia di brevi libri “Un gioco rischioso” e il romantico "Capodanno a New York", mi sono avvicinata a quest’altro libro chiedendomi cosa mai le autrici del collettivo Mary Fisher avessero in serbo e ho cominciato a leggere la storia del misterioso Milord, di Martin McKenna (che poi non si chiama così, ma non svelo nulla) e del bel miliardario e armatore di origini greche Alexis Solkas.
Quello che pensavo fosse un racconto lineare e anche semplice in realtà si è rivelato una continua sorpresa con scene ricche di suspense, indagini che non portavano da nessuna parte, indizi sparsi fra le varie pagine e situazioni alla Mission Impossible condite con un pizzico di romanticismo e di ironia.
Kevin, il figlio adottivo di Alexis, è stato uno dei personaggi secondari meglio riusciti e la sua presenza secondo me è stata molto importante nello sviluppo dei rapporti fra Alexis e Martin.
Ma anche l’antagonista, l’agente federale Torres, è stato un personaggio ben costruito.
Di più non svelo, altrimenti rischio di spoilerare questa bella storia che invece merita di essere letta.

“Il posteggiatore cambiò immediatamente espressione, esattamente come Jamie si aspettava, e si profuse in mille scuse.
-Mi perdoni, signore, è che non aspettavamo...-
-Aspettavate?- incalzò Jamie –Lei è per caso un amico del signor Solkas oppure è solo uno dei suoi dipendenti? La prego, mi risponda, sono curioso di sapere come stanno le cose.-
L’uomo stava per farfugliare qualcosa, quando una voce profonda domandò:
-Akilles, si può sapere cosa sta succedendo?-
Jamie alzò lo sguardo e per un istante rimase come folgorato.
A pochi passi da lui c’era quel genere di uomo per cui valeva assolutamente la pena di farci un pensiero, anche due volendo.”

GIUDIZIO
Ma perché diamine Alexis è gay? I migliori sono sempre impegnati?
Libro tutto da leggere!

3 ott 2019

Sapessi, Luca



 
TITOLO: Sapessi, Luca
AUTORE: Giacomo Assennato
GENERE: LGBT
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Matteo ha solo 13 anni e mezzo quando scopre per la prima volta l’amore. È una sensazione forte, che lo stordisce e lo schiaccia. Ha sempre avuto chiaro tutto di quella cosa che porta dentro: sapeva che sarebbe successo e non se ne stupisce affatto. Aspettava soltanto di capire chi sarebbe stato. Ed è per Luca, suo compagno di scuola, che Matteo proverà questa sensazione, che è così maestosa da lasciarlo senza fiato. Non glielo confesserà, perché sa che l’altro non saprebbe che farsene, e anche perché la vita li divide drasticamente.
Sono passati quindici anni e Matteo è un grafico pubblicitario, si è trasferito a Milano ed è circondato da tre amici fantastici: Leo, Karl e Davide. La sua è una vita bella, anche se non riesce a realizzarla completamente, bloccato com’è dalla storia che non ha mai avuto ma che sente essere l’unica che realmente l’aveva toccato nell’anima. Il resto non ci somiglia neanche un po’.
Luca, e tutto quello che avrebbe voluto dirgli, sono i fantasmi che porta con sé.
L’intrecciarsi della sua storia con quella dei tre amici lo accompagnerà in situazioni divertenti ma anche malinconiche che gli apriranno la strada alla vita.

RECENSIONE
Tredici anni e mezzo e aver già le idee chiare sull’amore.
Complimenti, Matteo, io che ne ho diciotto compiuti ho iniziato a capire adesso qualcosa sul più grande e misterioso sentimento che una persona può provare, e spesso sono ancora confusa.
Chapeau, non c’è che dire.
O forse bacchettata ad un autore che poteva fare di meglio.
Accidentaccio a me e alla mia geniale idea di leggere un libro che già alle prime righe non mi convinceva.
Perché l’ho fatto? Masochismo puro, direi.
Beh, vediamo, da dove inizio?
La trama è già letta, centinaia di volte: ti amo ma non te lo dico, passano gli anni (ma quindici son lunghi), rimpatriata con gli amici alla “Immaturi parte 3”, ritorno di Luca e finale più che prevedibile.
Ci ero arrivata da prima di metà libro, noioso.
Ancora più noioso lo stile, odiosa la scelta del tempo presente indicativo, i dialoghi dove non si capisce chi parla sono inaccettabili e l’utilizzo dei pov diversi per tirare il finale mi è piaciuta ancora di meno.
Anche il linguaggio è grezzo, manca l’evoluzione stilistica di un autore maturo, manca proprio la capacità di narrare una storia avvincente.
Non mi è piaciuto nemmeno il modo, secondo me frettoloso e un po’ superficiale, in cui sono stati trattati sia il tema del coming out (e dell’accettazione di sé come persona omosessuale) e il finale della storia.
Conclusione?
Mi tocca rivalutare alcuni libri che ho spedito come una crudele versione femminile di Minosse nel girone de “L’angolo del suicidio”.

“Ecco: questo è il momento esatto. Succede. Mi succede. Ed è una magia. Mi viene da trattenere il respiro perché quello che mi investe è veramente una roba troppo potente. Lo sapevo che prima o poi sarebbe capitato, ma chi l’avrebbe pensato che era così? Sento come un vento che prova a spettinarmi, ma non c’è neanche un filo di brezza. E anche nello stomaco ho qualcosa che si agita, che sta spintonando tutti gli altri organi.”

GIUDIZIO
Mai più.