29 mar 2019

L'ultima chance







TITOLO: L’ultima chance
AUTORE: Ilaria Vecchietti
GENERE: Fantascienza distopica/Romantico
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Avete mai vissuto un amore impossibile? E nonostante questa consapevolezza gli siete stati sempre vicino, soffrendo in silenzio?
A Irene è successo, eppure sono stati gli anni più belli della sua vita.
Ora è riuscita a tornare a casa, tutto solamente per rivedere il suo unico grande amore.

RECENSIONE
L’amore non ricambiato può far impazzire.
Tranquilli, Irene non diventa matta ma soffre molto per la perdita di Fausto, per quell’amore mai consumato ma pensato, voluto, agognato.
Poi c’è qualcosa, un imprevisto che spinge la nostra protagonista a tornare a casa e...
E quando leggerete il racconto, saprete dirmi che succede!
Io dal canto mio vi dico che la storia c'è, nel senso che Irene e Fausto tengono su la narrazione e le scene si fanno leggere, però mi è sembrato un po' frettoloso e senza dubbio se ci fosse stata più pazienza da parte di Ilaria, più approfondimento di sicuro il racconto sarebbe diventato un bel libro da gustare fino all'ultima pagina.
Diciamo che questo racconto è una piccola stella che con le giuste cure avrebbe brillato della giusta luce.

GIUDIZIO
Buono ma un po' frettoloso.

21 mar 2019

Il Gentilcane




TITOLO: Il gentilcane
AUTORE: Giulianna D’Annunzio
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Spunto edizioni

TRAMA
"Lui cominciò a saltellare verso il mio muso per mordicchiarlo ma io, girando la testa, allungai il collo dal lato opposto per non dargliene modo e cercai di allontanarmi senza offenderlo. Evidentemente alla fine capì senza farmi arrivare a metodi più persuasivi e lasciò perdere. Il suo umano parlava con la mia ammirato per i modi signorili con cui avevo convinto il cagnolino, poi si rivolse a me dicendo: "Pedrone, sei proprio un Gentilcane!" Mi hanno dato questo appellativo, ma il mio vero nome è Pedro. Sono stato un cane fortunato perché ho conosciuto tanti umani che mi hanno voluto bene e tanti altri cani come me con cui ho condiviso gioie e dolori. Ho ricevuto molto e spero di aver lasciato un'impronta canina di rilievo. Secondo Giulianna è così e allora vi racconto la mia storia."

RECENSIONE
Più che un romanzo “d’invenzione”, io definirei questo libro una commovente “biografia canina” scritta con tantissimo amore dalla sua padrona, ovvero l’autrice del libro.
Chi è Pedro?
Voce narrante del libro, Pedro è stato il cane di Giulianna D’Annunzio e in queste pagine viene raccontata la splendida storia d’amore fra il Gentilcane e i suoi padroni umani: Giulianna, suo marito e i loro ragazzi (Mia e il Lungo).
Pedro è un amico fantastico, uno di quelli che ti entra subito sotto la pelle: simpatico, tenero, furbacchione quando serve, protettivo, intelligente.
In breve unico, come sono unici tutti i nostri amici a quattro zampe.
Altro da dire non ho, perché secondo me ogni giudizio personale perde nei confronti di questa storia intensa e toccante che merita di essere letta e riletta.

“Avvicinai la testa al finestrino aperto allungando il collo nel tentativo di infilare il muso fuori, ma non ci arrivai: le mie zampe erano corte. Eppure mi arrivava da fuori un inebriante profumo.
Conobbi la primavera.
Il mio fratello più simpatico, quello tutto nero col petto e le calzette di pelo bianco, si era stufato di essere sballottato per cui, una volta arrivati, pensò bene di protestare a viva voce con l’umano rimproverandolo di essere stato alquanto indelicato sia nella guida, sia nel farci capire di dover scendere dalla macchina.”

GIUDIZIO
Bello, molto bello!

15 mar 2019

Augustus



 
TITOLO: Augustus
AUTORE: John E. Williams
GENERE: Storico
CASA EDITRICE: Fazi Editore

TRAMA
Sono le Idi di marzo del 44 a.C. quando Ottaviano, diciottenne gracile e malaticcio ma intelligente e ambizioso quanto basta, viene a sapere che suo zio, Giulio Cesare, è stato assassinato. Il ragazzo, che da poco è stato adottato dal dittatore, è quindi l’erede designato, ma la sua scalata al potere sarà tutt’altro che lineare.
John Williams ci racconta il principato di Ottaviano Augusto e i fasti e le ambizioni dell’antica Roma attraverso un abile intreccio di epistole, documenti, diari e invenzioni letterarie da cui si scorgono i profili interiori dei tanti attori dell’epoca, i loro dissidi, le loro debolezze: l’opportunismo di Cicerone, la libertà e l’ironia di Orazio, la saggezza di Marco Agrippa, la raffinata intelligenza di Mecenate, ma soprattutto l’inquietudine di Giulia, una donna profonda e moderna, che cede alla lussuria quanto alla grazia.

RECENSIONE
Scrivere di Roma è sempre un azzardo: si è detto tanto, troppo, si rischia di scivolare sulla buccia di banana ed essere banali.
Scrivere in stile epistolare è ancora più difficile: Marguerite Yourcenar è infatti perennemente da me consigliata come un potente ed efficace sonnifero.
Ma quando l’autore sa come scrivere allora il discorso è un altro.
Augustus è forse il miglior romanzo storico su Roma mai scritto da un autore americano: avvincente, introspettivo, riesce a dialogare con il lettore e la realtà che lo circonda in modo sbalorditivo proponendo temi come il potere, la solitudine, l’amicizia, l’amore, il tradimento.
Lo stile, un po’ lento all’inizio, coinvolge sempre di più mano a mano che si procede e che entrano in scena i vari personaggi.
Bellissimo, alla fine, scoprire il motivo che ha spinto Augusto a fare tutto ciò che ha fatto... ma niente spoiler!
Ovviamente, e qui si ricade nella banalità, l’autore è stato accusato di non essere stato perfettamente aderente all’accaduto storico.
A tal pro vorrei dire: a meno che non si sia vissuti in quell’epoca e non si sia registrato tutto con una bella videocamera, come si fa ad essere aderenti al cento per cento?
Ma non si può semplicemente leggere il libro e apprezzarlo senza rompere le scatole?

GIUDIZIO
Leggetelo, oh voi che amate Roma!


8 mar 2019

Opera al rosso



 
TITOLO: Opera al rosso
AUTORE: Micol Mian e Sabrina Romiti
GENERE: M/M
CASA EDITRICE: Amazon

TRAMA
Il Rosso: un ragazzo dai capelli ramati, sensuale e crudele.
Un ragazzo perfetto.
Un ragazzo che non esiste.
Edward lo sogna da quando era bambino: il compagno immaginario di un’infanzia solitaria.
Rowan lo odia perché Edward sembra amarlo più di ogni altra cosa.
Ma cosa cerca davvero Edward nel Rosso, quali incubi sta tentando di fuggire? E perché Rowan non riesce a smettere di ritrarre un soggetto che in realtà detesta?
Ambientato fra i grattacieli di Manhattan e una villa maledetta a Long Island, il romanzo racconta il percorso che Edward e Rowan dovranno compiere per sigillare nella tela di un quadro il legame che li unisce. Per trasmutare, in una sorta di processo alchemico, le loro ossessioni in pigmento rosso. Il loro amore nelle pennellate di un ritratto. E la libertà in un patto di sangue indissolubile, sotto lo sguardo alieno di un ragazzo dipinto a olio.

RECENSIONE
Se non avete capito molto della trama non temete, poiché del libro capirete ancora meno.
L’ho abbandonato e ripreso due volte, prima di poterlo finire e gettare via ringraziando il fatto di non aver pagato nemmeno un euro grazie a kindle unlimited.
Chiedetevi come mai questo “romanzo” si trova in vendita solo su Amazon. Prima di tutto perché la casa editrice è Amazon, in secondo luogo perché Amazon a volte (tante volte) edita grandi schifezze. (ho detto edita, non mette in vendita libri di altre case editrici)
Iniziamo dal titolo, allegramente rubato a due autori che sono milioni di volte migliori di questo duo di pseudo scrittrici: Marguerite Yourcenar (“L’opera al nero” sarà noioso, ma è pur sempre un signor libro) e Carl Jung (“Libro rosso”).
Poniamo poi l’accento su un’altra cosa: “Opera al rosso” inizialmente si chiamava solo “Il rosso” ed era una fan fiction del sito EFP (la pattumiera delle fan fiction italiana). Poi le “autrici” sono state illuminate dal successo della trilogia “50 sfumature di...”, hanno ritirato la fan fiction dal sito, cambiato qualche particolare e l’hanno pubblicata.
Con risultanti discutibili, direi.
Hanno definito il romanzo “dark romance”. Non fatevi ingannare, è il classico M/M basato sul sesso con qualche componente finto sadica.
Basta pensare che la frase fulcro del libro la pronuncia uno dei protagonisti, Edward (che palle, dopo Twilight tutti si devono chiamare Edoardo!): chiedimi di scoparti e stabilisci il tuo prezzo.
Un vero signore, gentiluomo d’altri tempi.
Qual è la storia, dunque?
Non c’è. Edward è un ricco stronzo che vuole prendere i soldi del padre (e alla fine ci riuscirà, usando Rowan come “adescatore sessuale” e trascinando il genitore, che in ogni caso non è uno stinco di santo, in tribunale).
Rowan è un nerd sfigato che sa disegnare tale Rosso, il tipo di cui Edward è infatuato, e che alla fine si mette con David (l’avvocato che Edward paga per inchiodare il padre) e se ne va con lui.
Come se non bastasse il libro è la classica storia al presente con i pov che spopolano, le frasi tronche, la punteggiatura inesistente.
A un certo punto ho sperato che la casa santuario (Santuario... dai, anche questo è copiato da “I cavalieri dello Zodiaco”!) crollasse con loro dentro così almeno la storia aveva una fine.
Perché le “autrici” hanno scelto una scrittura così stupida da risultare non solo contorta ma anche poco piacevole da leggere?
Più che tra i bestseller, questo discutibile parto letterario dovrebbe finire di fatto fra i libri da dimenticare.

“Allunga il braccio a prendere il cocktail e si porta il bicchiere alle labbra, scosta le bandierine con un gesto infastidito.”

GIUDIZIO
Per favore...