4 mag 2018

Cercando Goran



 
TITOLO: Cercando Goran
AUTORE: Grazia Gironella
GENERE: Thriller, Narrativa
PREZZO: 14,56 euro
PREZZO EBOOK: 4,99 euro
CASA EDITRICE: Independently published

TRAMA
Sopravvivere a un grave incidente può essere l’occasione per ripartire da zero e apprezzare di più la vita; ma non è questa l’esperienza di Goran che, al risveglio dal coma, scopre di avere perso la memoria.
Mesi di tentativi per ritornare l’uomo che era, sulla base dei racconti e delle aspettative di familiari e amici, non bastano a fargli riconoscere come sua una vita che gli va stretta.
Quando nel vuoto creato dall’amnesia iniziano a emergere strane visioni, ambientate in un mondo di gelo e di neve, Goran abbandona tutto e segue le tracce che possono condurlo a quel mondo, aiutato suo malgrado dagli improbabili compagni di viaggio che il destino ha messo sulla sua strada.

RECENSIONE

La vita gioca brutti scherzi, a volte pessimi.
Così succede a Goran, quando dopo un terribile incidente si risveglia e nulla è come prima.
Tutto è sospeso tra un dire e un fare, tra un essere e un ero stato.
Nessuno che lo riconosce, sua moglie Irene che lo evita e strane visioni che gli danno il tormento.
L’unica persona che crede di capire che cosa gli sta succedendo è Cassandra, una vecchia amica che per aiutarlo chiede aiuto ad un famoso psichiatra che ha abbandonato la professione, il dottor Roversi il quale, dopo molte reticenze, decide di indagare.
Inizia così un bel romanzo che parla di riscoperta, che bilancia bene narrazione e suspense e che guida il lettore nei meandri della mente del protagonista in un percorso dedalico che lo porterà a mete inaspettate.
È il primo romanzo che leggo di questa autrice e devo dire che mi ha colpita positivamente, nonostante sia scritto a due voci e voi sapete bene quando la cosa mi sia difficile da digerire.
A salvare il libro da questa piccola pecca è stato lo stile, di quelli chiari, ben descrittivi, con un linguaggio che ben si adatta alle varie situazioni.
Se proprio devo fare una critica maggiore, la muoverei sul finale che c’è ma è un po’ affrettato.
Questa, però, prendetela come un’opinione personale e basta!

“L'espressione esterrefatta di Elisa – la stessa, ogni volta che lui le rivolgeva la parola – lo riportava inesorabilmente alla realtà della sua situazione: niente di ciò che diceva o faceva era uguale a prima. I mesi passavano, ma inezie del genere riuscivano ancora a farlo deprimere o imbestialire, a seconda della giornata.”

GIUDIZIO
Bello e intrigante!