9 set 2017

Imparzialità e bufale



Eccoci qui, con il secondo appuntamento della scuola per aspiranti revisori!
Oggi discuteremo sul famoso ideale “chisciottiano” della revisione imparziale.
Spesso e volentieri mi capita di leggere grandi siti di recensioni che si presentano con slogan come “facciamo solo recensioni imparziali” oppure “nessuno ci può influenzare”.
Grandissima cazzata!

Esattamente come questa:
“Le recensioni ai libri, così come la loro valutazione, sono le sensazioni che l'autore è riuscito a trasmettere al lettore e sono del tutto imparziali, nonchè personali da chi fornisce la recensione.”
(https://www.gnubik.it/libri - l’errore ortografico sull’accento della parola nonché, non è mio ma tutto dei geni creatori del sito)

La recensione non è mai imparziale, non diciamo scemenze.
Essendo figlia di un giudizio personale, è per forza soggettiva: ciò che io o qualsiasi altro recensore può pensare di un libro, non corrisponderà mai necessariamente al cento per cento con il giudizio di altri lettori o recensori.
Per fortuna che è così, altrimenti significa che nessuno ha più idee proprie!

Come si svolge allora una buona recensione?
Si comincia con le informazioni basilari sul libro: autore, editore, genere, formati in cui è distribuito, prezzo.
Poi si pubblica sempre la sinossi riportata in quarta di copertina, sul retro oppure nelle pagine di vendita corrispondenti a tale libro.
E il resto...
Il resto lo scoprirete nei prossimi post!