TITOLO: IT
AUTORE: Stephen King
GENERE: Horror
PREZZO: 12,90 euro
PREZZO
EBOOK: 6,99 euro
CASA
EDITRICE: Sperling & Kupfer
TRAMA
In
una giornata d’autunno, a Derry, nel Maine, una terribile alluvione colpisce la
città allagandone le strade.
Per il piccolo Georgie Denbrough è l’occasione ideale per provare la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello Bill.
Per il piccolo Georgie Denbrough è l’occasione ideale per provare la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello Bill.
Georgie
esce nella pioggia, con il suo impermeabile giallo, e si diverte a seguire la
barchetta nei canali di scolo delle strade della sua città.
Durante
il percorso, la barchetta finisce accidentalmente in un tombino e Georgie
si china per riprenderla.
Due
occhi azzurri, una grossa bocca rossa e una testa a forma d’uovo con buffi
ciuffi di capelli sui lati si presentano al bambino dalle fogne di Derry.
Lì
sotto c’è un simpatico clown che, presentatosi come Pennywise, offre al piccolo
un palloncino e la sua barchetta.
RECENSIONE
La prima volta che lessi IT andavo alle
medie e non capii molto del libro, se non che era pieno di descrizioni e se
dico pieno intendo dire totalmente farcito di descrizioni minute all’inverosimile.
Piantai il libro alla prima apparizione
di Pennywise, più che altro perché i clown mi fanno rizzare i capelli dritti in
testa.
Ma l’anno scorso, quando seppi che
sarebbe uscito il film (atteso per settembre di quest’anno) ripresi in mano il
libro e mi dissi “ora o mai più”.
Così tornai a Derry, nel Maine, insieme
a Bill e ai suoi amici ad esplorare i Barrens e trovarmi di fronte al male.
Cos’è il male?
Direi che questa è la vera domanda del
libro. Cos’è il male, cos’è il bene? Cosa li differenzia?
Cosa differenzia IT da una Tartaruga?
In questo romanzo costruito a episodi
che alternano passato e presente, Stephen King ha voluto rappresentare non
tanto il male e il bene assoluti, quanto una visione del male e del bene che
appartengono a tutti e per questo sono ancora più intensi.
Il fatto che IT non abbia mai una forma
precisa (anche se spesso sceglie di farsi vedere nei panni del clown Pennywise)
indica che in ciascuna persona può nascondersi il male e per questo ci vuole
sempre qualcuno che si alzi pronto a combatterlo, con l’arma più potente che ha
a sua disposizione.
Qual è quest’arma?
A voi scoprilo, leggendo il libro più
bello che Stephen King abbia mai scritto dove nulla, nemmeno la più lunga e
dettagliata recensione, è lasciata al caso.
“Il
terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe
inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di
giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.”
GIUDIZIO
Consigliato!